Erede di un glorioso impero commerciale che nella sua epoca d’oro, sotto il sultano Bolkiah (1485-1521), dominava tutto il Borneo settentrionale e le Filippine, il Brunei è oggi una piccola nazione circondata dalla Malaysia e affacciata sul Mar Cinese Meridionale. La sua ricchezza non è però cessata con la fine del suo primato commerciale: il tranquillo darussalam (“dimora della pace”) ha i più copiosi giacimenti petroliferi del Sud-est asiatico, garanzia – per lo meno fino al loro esaurimento – di duratura prosperità.
La ricchezza del Paese si tocca con mano nella capitale, Bandar Seri Begawan, sede della sontuosa moschea di Jame’Asr Hassanil Bolkiah, con le sue 29 cupole dorate, e nell’imponente residenza del sultano (discendente del Bolkiah dell’epoca d’oro), l’Istana Nurul Iman, ma non solo. Il benessere economico generato dallo sfruttamento del petrolio ha consentito al Brunei di non trasformare le sue foreste primarie in piantagioni di palme da olio, ma anzi di tutelarne la biodiversità, attraverso l’istituzione del Parco Nazionale di Ulu Temburong.
Dall’indipendenza dal protettorato inglese nel 1984 il Brunei si è costantemente impegnato sul fronte della politica estera, divenendo membro di organizzazioni internazionali come l’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN), l’Organizzazione della Conferenza Islamica, il Commonwealth e le Nazioni Unite. Sul fronte interno, grazie ai proventi del petrolio la popolazione gode di numerosi benefici, come l’assistenza sanitaria gratuita, un sistema educativo statale consolidato e una politica degli alloggi orientata a fornire ai cittadini abitazioni a prezzi accessibili.
Tuttavia, l’introduzione della shari’a nel 2014 ha comportato un freno alla modernizzazione del Paese (e di conseguenza alla sua attrattività turistica), con l’istituzione di pene corporali per i reati, la messa al bando delle tradizioni natalizie e di tutti i simboli e le festività estranee all’islam. La situazione è peggiorata nell’aprile del 2019, quando un’ancor più rigida interpretazione della legge coranica ha introdotto la morte per lapidazione per adulterio e atti omosessuali e l’amputazione degli arti per furto.
Per visitare il Brunei è necessario il passaporto, con validità residua di almeno 6 mesi (condizione assolutamente necessaria anche per muoversi negli altri Paesi dell’area geografica). Si consiglia in ogni caso di informarsi preventivamente presso l’Ambasciata o il Consolato del Paese se presenti in Italia o presso il proprio Agente di viaggio.
Visto di ingresso: non è necessario per permanenze non superiori ai 30 giorni (http://www.immigration.gov.bn/visiting.htm). In caso di soste maggiori, non essendoci un’Ambasciata del Brunei in Italia, il visto può essere richiesto transitando per Singapore oppure in una delle città europee sedi di Ambasciate del Brunei https://www.esteri.it/MAE/it/servizi/stranieri/rapprstraniere.
Nessuna vaccinazione richiesta.
Le prestazioni sanitarie sono di buon livello, ma a costi elevati. Non sono disponibili farmaci italiani, ma è facilmente reperibile un omologo di altra origine, presso le farmacie o le strutture medico-ospedaliere.
Nel paese sono stati segnalati casi di dengue e chikungunya. Si consiglia pertanto di adottare, durante la permanenza nel Paese, misure preventive contro le punture di zanzare indicate alla voce Info Sanitarie – Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara.
Sono stati segnalati , inoltre, casi di infezione da virus di encefalite giapponese per la quale, oltre alle misure consigliate contro le punture da zanzare, va valutata anche l’indicazione alla vaccinazione.
Il vaccino contro la febbre gialla è obbligatorio per tutti i viaggiatori di età superiore ad 1 anno provenienti da Paesi a rischio di trasmissione della malattia, nonché per i viaggiatori che abbiano anche solo transitato per più di 12 ore nell’aeroporto di un Paese a rischio di trasmissione della malattia.
È consigliata, previo parere medico, la vaccinazione contro l’epatite A e B.
Si raccomanda di:
– bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare cibo crudo e carne macinata e di lavare e disinfettare sempre frutta e verdura prima del consumo.
– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente. Le strutture medico ospedaliere pubbliche sono ancora fortemente carenti. Le strutture sanitarie private, pur essendo di livello più alto rispetto a quelle pubbliche, non sono comunque in grado di effettuare interventi complessi.
– portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco.
+ 7 ore rispetto all’Italia; + 6 ore quando in Italia è in vigore l’ora legale.
Clima equatoriale con alto tasso di umidità (fino al 100%), temperature che oscillano fra i 25 ed i 35 gradi durante tutto l’arco dell’anno. Per approfondimenti, consultare il sito ufficiale del servizio meteorologico del Brunei:
http://bruneiweather.com.bn/?c=bruneiClimateSummary&mode=1&smenu=1.
Dollaro del Brunei.
Malese (ufficiale), Cinese, Inglese.
Islam.
Prefisso telefonico dall’Italia: 00673 seguito dal numero locale
Telefonia: 00673 seguito dal numero di telefono; i numeri di cellulare iniziano con (00673)8.
Per il noleggio è obbligatoria la patente internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949).
Trasporti: è possibile spostarsi in autobus, in taxi o affittare un’automobile. Il sistema di autobus è economico e affidabile, ma solo nell’area della capitale. Per esplorare l’interno, è consigliabile prendere un’auto a noleggio.
Tensione: 240 V
Frequenza: 50 Hz
Tipi di prese: G. Alcune prese sono combinazioni delle forme B e C e possono accettare entrambe le spine.
Ultimo aggiornamento: 27 marzo 2020. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri.
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