Labuan Bajo, nell'isola di Flores (arcipelago di Nusa Tenggara).

Con le sue 17.508 isole vulcaniche, l’Indonesia, nel Sud-est asiatico, è il più grande Stato-arcipelago del mondo, patria di svariati gruppi etnici, linguistici, religiosi. È una destinazione nota per le magnifiche spiagge, i vulcani ancora attivi, i varani di Komodo e una delle maggiori biodiversità del pianeta. Sull’isola di Giava sorgono la vivace metropoli di Jiakarta e la capitale culturale Yogyakarta, famosa per la musica gamelan e i tradizionali spettacoli di Wayang Kulit, il teatro delle ombre giavanese, proclamato dall’UNESCO patrimonio orale e immateriale dell’umanità.

Un Paese dalle risorse sconfinate, che fa i conti col passato

L’Indonesia è il quarto Paese più popoloso del mondo e la sua grande estensione e varietà di paesaggi e di risorse (si estende lungo l’equatore per 5.000 chilometri) non sfuggì alle potenze europee, che dall’inizio del XVII secolo si combatterono l’un l’altra al fine di monopolizzare il commercio delle isole della Sonda e delle Molucche. Dopo tre secoli e mezzo di colonialismo olandese (1602-1945), l’Indonesia si rese indipendente dopo la Seconda guerra mondiale. Dopo un turbolento periodo nella seconda metà del Novecento, è iniziato un proficuo processo di democratizzazione, in parallelo a un rapido sviluppo economico. Il motto nazionale indonesiano, sorretto dalla garuda, l’aquila che orna la bandiera nazionale (simbolo di una divinità induista dalla forma di aquila), è Bhinneka tunggal ika (letteralmente “Molti, ma uno”, ossia “Uniti nelle diversità”).

Spiagge paradisiache e vulcani attivi

Il paesaggio indonesiano, straordinariamente vario, è dominato dal mare. La selvaggia linea costiera di Sulawesi, a est del Borneo, offre spiagge di sabbia bianca e luoghi perfetti per gli amanti dello snorkeling, mentre Sumatra è circondata da una corona di quasi 100 vulcani attivi, molti dei quali possono eruttare in qualsiasi momento.

Se le spiagge di Bali sono ormai da tempo meta turistica di lusso, basta allontanarsi di poco e trovare, nell’arcipelago di Nusa Tenggara, litorali ancora più belli e quasi sconosciuti, così come nelle isole Banda nel Maluku, a Derawan nel Kalimantan orientale e a Pulau Weh a nord-ovest di Sumatra.

Lo spettacolo della natura

È in Indonesia il parco naturale più grande del Sud-est asiatico: è il Parco Nazionale di Lorentz (patrimonio dell’UNESCO), nella provincia di Papua, l’unica area protetta al mondo a incorporare, senza soluzione di continuità, habitat che vanno dal manto nevoso all’ambiente marino tropicale, con foreste tropicali e ampie zone umide di pianura. Altri due santuari naturali indonesiani patrimonio dell’UNESCO, caratterizzati da una fauna selvatica unica e di grande bellezza, sono il Parco Nazionale di Komodo, dove vivono circa 5.700 varani giganti, e i Parchi Nazionali di Gunung Leuser, di Kerinci Seblat e di Bukit Barisan Selatan a Sumatra, dove vivono indisturbati gli ultimi esemplari di oranghi di Sumatra, specie in serio pericolo di estinzione.

Da non perdere

Le città

  • Jakarta
  • Bandung
  • Surabaya
  • Medan
  • Denpasar
  • Yogyakarta
  • Makassar
  • Semarang

I siti culturali patrimonio dell’UNESCO

  • Rovine del tempio di Borobudur
  • Rovine del tempio di Prambanan
  • Sito del primo uomo di Sangiran
  • Paesaggio culturale di Bali
  • Miniera di carbone di Ombilin a Sawahlunto

Le aree protette patrimonio dell’UNESCO

  • Parco nazionale di Ujung Kulon
  • Parco nazionale di Komodo
  • Parco nazionale di Lorentz
  • Parco nazionale di Gunung Leuser
  • Parco nazionale di Kerinci Seblat
  • Parco nazionale di Bukit Barisan Selatan

A chi consigliamo il viaggio

Consigli di lettura per viaggiatori in poltrona

  • Indonesia ecc. Viaggio nella nazione improbabile, di Elizabeth Pisani (ADD Editore)

Pellicole dall’arcipelago indonesiano

  • Marlina. Omicida in quattro atti (Mouly Surya, Indonesia-Francia-Malesia-Tailandia, 2017).
  • The look of silence (Joshua Oppenheimer, Documentario, Danimarca-Finlandia-Indonesia-Norvegia-Gran Bretagna, 2014)

Informazioni utili

Documenti necessari per passeggeri italiani

Per visitare l’Indonesia è necessario un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Per ottenere il visto ci sono due sistemi:

– il VOA (Visa On Arrival), che dura 30 giorni prorogabili per altri 30, è rilasciato direttamente alla dogana al costo di circa 25 USD.
– il Visit Vista, che dura 60 giorni estendibili più volte previa ulteriori pagamenti, deve essere richiesto prima della partenza all’Ambasciata di Indonesia a Roma, e costa 75 USD.

Vaccinazioni e situazione sanitaria

Nessuna vaccinazione richiesta.
Si consigliano, previo parere medico, le vaccinazioni per tifo, paratifo, epatite A e B e antitetanica.

In Indonesia il livello delle strutture sanitarie pubbliche non è paragonabile agli standard occidentali. Vi sono solo poche strutture pubbliche nelle principali città del Paese (in particolare a Jakarta, Surabaya e nell’isola di Bali) ma nessuna di livello adeguato. Nella capitale alcune cliniche private erogano un servizio soddisfacente ed é presente un centro trasfusionale presso la Croce Rossa indonesiana. Camere iperbariche sono localizzate solamente sull’isola di Java e di Bali.

Tendenzialmente sono reperibili tutti i principali medicinali, sia pure a prezzi generalmente elevati.

Per eventuali emergenze o problemi gravi di salute è consigliabile rivolgersi alle strutture sanitarie della vicina Singapore (ben collegata all’Indonesia con voli frequenti e di durata inferiore alle 2 ore).

I prezzi delle cure medico-sanitarie in Indonesia, soprattutto a seguito dell’ospedalizzazione in cliniche private, sono estremamente elevati e non dissimili da quelli dei Paesi avanzati (il costo di alcuni interventi può superare i 100.000 euro). Indipendentemente della gravità delle condizioni del paziente, l’assistenza non viene erogata senza previo pagamento o relativa garanzia dell’assicurazione medico-sanitaria.

Si raccomanda di:

– bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare cibo crudo e carne macinata e di lavare e disinfettare sempre frutta e verdura prima del consumo.

– fare molta attenzione nelle aree rurali, fattorie, allevamenti e mercati.

– consumare carni e uova cotte (ad almeno 70 gradi) in quanto il virus viene distrutto ad alte temperature.

– osservare norme igieniche basilari, come lavarsi frequentemente le mani.

– nel caso compaiano sintomi d’influenza o febbre, di consultare immediatamente un medico e il sito web dell’OMS (http://www.who.int/csr/disease), che monitora l’evolversi della situazione sanitaria nel Paese.

– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente. Le strutture medico ospedaliere pubbliche sono ancora fortemente carenti. Le strutture sanitarie private, pur essendo di livello più alto rispetto a quelle pubbliche, non sono comunque in grado di effettuare interventi complessi.

– portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco.

Tra le malattie endemiche, si segnalano:
– la dengue: febbre endemica in gran parte del Paese. All’inizio del 2019 l’Agenzia indonesiana per la Sanità ha dichiarato lo stato di allerta anche a Jakarta, a seguito del forte aumento dei casi di dengue soprattutto nella parte meridionale della capitale. La malattia, trasmessa attraverso la puntura della zanzara “Aedes Aegypti”, tende ad aumentare in concomitanza con l’arrivo della stagione delle piogge (da dicembre ad aprile). Si consiglia di adottare, durante la permanenza nel Paese, misure preventive contro le punture di zanzara indicate nell’approfondimento “Salute in viaggio-Precauzioni per il viaggio-Misure preventive contro malattie trasmesse da puntura di zanzara”.
– la malaria: aree endemiche per malaria sono le aree delle province orientali, le aree di Lombok, Kalimantan, Sulawesi, Sumatra e Papua;
– l’epatite virale è endemica in tutta l’Indonesia.

Diffuso il tifo. In passato a Bali sono stati segnalati alcuni casi di encefalite giapponese nonché epidemie di morbillo. Si raccomanda di usare le necessarie cautele in particolare per i bambini.

L’Indonesia figura tra i Paesi che sono stati maggiormente colpiti dall’influenza aviaria (virus H5N1). A fronte della gravità del rischio di contagio, si raccomanda di evitare i tradizionali mercati degli uccelli.
Nel febbraio 2019 sono stati riportati due casi di infezione di polio virus vaccino-derivato (cDVPV) di tipo 1 nella provincia di Papua.

Per ulteriori avvertenze si prega di consultare l’approfondimento “Salute in viaggio – Malattie del viaggiatore – Influenza aviaria”. Maggiori informazioni possono anche essere reperite presso la propria ASL o consultando il sito del Ministero della Salute: www.ministerosalute.it o dell’Organizzazione Mondiale della Sanità: www.who.int/csr/don.

A Bali, molti animali sono affetti da rabbia (cani, gatti, scimmie ecc.), malattia che ha provocato già alcuni decessi. Le Autorità sanitarie locali hanno avviato una vaccinazione di massa per prevenire il diffondersi del virus. A causa del costo e della deperibilità del vaccino antirabbico, spesso risulta difficile reperirlo presso le strutture ospedaliere indonesiane, anche nei maggiori centri urbani.

Sono stati riscontrati nel Paese e nell’isola di Solawesi casi di zika Virus, malattia virale trasmessa dallo “aedes aegypti”, responsabile anche della dengue e della chikunguya. Per ulteriori informazioni si prega di consultare l’approfondimento “Salute in viaggio – Malattie del viaggiatore – Zika Virus” .
Nelle ultime settimane del 2017 si è verificata un’impennata dei casi di difterite soprattutto nella zona di Java occidentale, nelle zone limitrofe a ovest e a nord di Jakarta. Le autorità sanitarie indonesiane hanno avviato misure straordinarie per contenere l’epidemia, in particolare incentivando le campagne di vaccinazione.

Fuso orario

+ 6 ore per Sumatra e Giava, + 7 ore per Bali e + 8 ore per l’Indonesia orientale nel periodo in cui in Italia vige l’ora solare; nel periodo in cui vige l’ora legale in Italia si deve togliere un’ora.

Quando andare

Clima caldo-umido con temperatura media di 30 °C. Esistono due stagioni: la stagione delle piogge (ottobre-aprile) e la stagione secca (aprile-ottobre). Possibili fenomeni ciclonici nei mesi da novembre ad aprile.

Moneta

Rupia Indonesiana.

Lingua

Bahasa Indonesia; l’inglese è diffuso nelle aree turistiche.

Religione

Musulmana, protestante, cattolica, induista, buddista, confuciana.

Telefono

Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 0062 (21 per Jakarta).
Se da un telefono fisso si chiama un numero della città nella quale ci si trova, non occorre digitare il prefisso, mentre occorre digitarlo se si chiama da un cellulare (021 per Jakarta).
Rete cellulare: la copertura della rete telefonica cellulare, soprattutto nelle città, è buona e in costante espansione.

Come muoversi

Per guidare in Indonesia è necessaria la patente internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968).

Trasporti: i collegamenti aerei sono accettabili, più difficili e incerti quelli ferroviari e terrestri.

Elettricità

Tensione: 230 V
Frequenza: 50 Hz
Tipi di prese: C, F e G. Sono presenti zone a 127 V, tensione usata precedentemente alla conversione a 230 V.

Ultimo aggiornamento: 26 marzo 2020. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri.

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