I sakura (fiori di ciliegio), che durante la fioritura colorano di un delicato rosa le città e i villaggi del Giappone.

Il Giappone ha affascinato un numero incredibile di avventurieri e viaggiatori da quando Marco Polo, nel XIII secolo, fece scoprire al mondo il «Cipango, paese dai tetti d’oro». Ancora oggi il Giappone esercita un fascino irresistibile e coinvolgente: una grande varietà culturale e una natura cangiante, il cui fascino è accentuato da un ventaglio di colori che si trasformano al mutare delle stagioni, esaltandone ancor più la bellezza.

L’arcipelago del Sol Levante

Il Giappone è una fitta catena di isole disposte lungo il continente asiatico, che si snoda per quasi 3.000 km dalla Siberia Orientale fino quasi a Taiwan. Le maggiori sono 4: Hokkaido, Honshū (su cui sorgono Tōkyō e Kyōto), Shikoku e Kyushu. Il Giappone è una destinazione particolarmente sorprendente in autunno e in primavera, quando i colori e i profumi della natura irrompono con la fioritura dei ciliegi e il suggestivo rosso autunnale, sensazioni cui gli abitanti fanno eco, “sentendo” e celebrando in modo particolare i riti e i fenomeni della natura.

Dove il passato incontra il futuro

Il Giappone è tutto allo stesso tempo: cultura e tradizione, modernità e tecnologia, spiritualità e religione, paesaggi naturali e immense metropoli dalle abbaglianti luci colorate. Ciò che resta nel cuore è la sua gente: un popolo fiero, cortese, gentile ed ossequioso, che non finirà mai di ringraziare, inchinarsi e salutare il proprio interlocutore senza mai girare le spalle finché questo non scompare dalla sua visuale.

Durante tutta la sua storia, sin dai tempi antichi e per tutto il Medioevo, il Giappone ha assorbito tutto ciò che proveniva dalle culture più avanzate del continente asiatico. Dalla seconda metà del XIX secolo ha cominciato ad assorbire anche la civiltà occidentale. Grazie a questo profondo processo di assimilazione, la civiltà giapponese ha arricchito la propria cultura indigena di sempre nuovi spunti; la raffinatezza degli oggetti e dei concetti “orientali” e la tecnologia d’avanguardia che si è sviluppata di pari passo con l’ultramoderno stile di vita urbano del Giappone contemporaneo si sono integrate armoniosamente, fornendo la migliore testimonianza della lunga e ricca storia nipponica.

Giappone: viaggi su misura

Da non perdere

Le città

  • Tōkyō
  • Kiōto (città patrimonio dell’UNESCO)
  • Osaka
  • Nara (città patrimonio dell’UNESCO)
  • Hiroshima
  • Nagasaki
  • Fukuoka
  • Kōbe

Le aree naturalistiche

  • Yakushima (patrimonio dell’UNESCO)
  • Shirakami-Sanchi (patrimonio dell’UNESCO)
  • Parco nazionale di Shiretoko (patrimonio dell’UNESCO)
  • Isole Ogasawara (patrimonio dell’UNESCO)
  • Monte Fuji (patrimonio dell’UNESCO)
  • Parco nazionale di Chūbu-Sangaku

Siti culturali patrimonio dell’UNESCO

  • Monumenti buddisti nella regione di Hōryū-ji
  • Castello di Himeji
  • Villaggi storici di Shirakawa-go e Gokayama
  • Memoriale della pace di Hiroshima
  • Santuario shintoista di Itsukushima
  • Santuari e templi di Nikkō
  • Siti Gusuku (Ryukyuan)
  • Siti sacri e vie dei pellegrini nella penisola di Kii
  • Miniere d’argento di Iwami Ginzan
  • Hiraizumi (templi, giardini e siti archeologici buddhisti)
  • Mulino da seta di Tomioka
  • Siti Meiji della rivoluzione industriale del Giappone
  • National Museum of Western Art (Tōkyō)
  • Isola sacra di Okinoshima
  • Siti cristiani della regione di Nagasaki
  • Kofun (tumuli funerari) di Mozu-Furuichi

Cosa vedere

Le città: in equilibrio tra tradizione, memoria e futuro

Tōkyō è una scommessa: una metropoli che si proietta nel futuro e sfida, con la sua esorbitante popolazione e gli eleganti grattacieli, un territorio altamente sismico. Sfavillanti boutique delle più grandi firme e studi di designer premiati in tutto il mondo costeggiano il boulevard Omotesandō, su cui si affacciano i mega-mall e la Tōkyō Sky Tree, la torre più alta del mondo.

Meno frenetica e dichiarata patrimonio dell’UNESCO nel 1998, Nara è la prima capitale storica del Giappone, famosa per i magnifici templi tra cui il Daibatsu-den, l’edificio in legno più grande del mondo, al cui interno è presente la statua colossale del Grande Buddha, il Tempio di Kofukuji, il Grande Santuario Kasuga, il Tempio di Horyuji, il più antico del Paese e il Tempio di Todaiji, che ospita il più celebre monumento della città: il Grande Budda di Nara. La città è caratteristica anche per i suoi più di 1.000 cervi che girano liberamente, considerati messaggeri degli dèi e per questo protetti e coccolati dagli abitanti. Tra i bei viali alberati di Hiroshima sorge il Peace Memorial Museum (progettato dal celebre architetto Kenzō Tange), suggestiva e toccante testimonianza della tragedia umana scatenata dalla bomba atomica e grandiosa lezione di storia e umanità.

Contemplare la natura ed elevare lo spirito: parchi e santuari

In primavera, innumerevoli ciliegi (sakura) in tutto il Giappone fioriscono in un’esplosione di colori e profumi, invitando gli abitanti a riunirsi nei parchi e lungo le rive dei fiume per il rito dell’hanami (godimento della bellezza della fioritura primaverile). La tradizione consiste nell’ammirare la fioritura durante un picnic all’ombra dei sakura in fiore, oppure di notte (yozakura), per ammirare i sakura illuminati. I due luoghi di maggiore suggestione sono il parco Maruyama di Kyoto e lo Yoyogi-kōen di Tokyo.

Capitale imperiale e depositaria della cultura tradizionale giapponese, Kyōto ospita 17 siti patrimonio dell’UNESCO, più di 1.600 templi buddisti e oltre 400 santuari shintoisti. Il Kinkaku-ji, o Tempio del padiglione d’oro, ha l’intero padiglione ricoperto di foglie d’oro puro e la pagoda, a tre piani, contiene le reliquie del Buddha. Estremamente meditativo è il Ryōan-ji, circondato dal giardino karesansui, il giardino Zen di ciottoli e muschio.

Salire con la funicolare fino al complesso monastico buddista del monte Kōya, uno dei maggiori centri spirituali del Giappone (a sud della città di Osaka), è come entrare in un altro mondo. L’area sacra di Oku-no-In, circondata da una fitta foresta di cedri, è sede di un vasto cimitero con molti mausolei, tra cui quello del monaco fondatore Kūkai. Altri templi del complesso offrono un’esperienza unica: trascorrervi la notte, cenare con la tradizionale cucina vegetariana buddista e svegliarsi all’alba per la meditazione mattutina con i monaci residenti.

Fuori dalle città, lungo gli antichi itinerari

Tsumago e Magome sono due piccoli centri lungo l’antica Nakasendō, una delle cinque strade principali del Giappone che collegavano Edo, l’odierna Tōkyō e sede dello shōgun, alla capitale e sede imperiale Kyōto attraverso il sistema montuoso delle Alpi giapponesi. Il tracciato storico della via, lastricato di grandi pietre, è ancora percorribile (7,8 km), tra placidi borghi di montagna e foreste di cedri, passando accanto a ruote idrauliche e risaie. Le città stesse sono deliziose, con stradine strette e bassi edifici in legno scuro dedicati all’accoglienza e ai negozi di artigianato. Tappa obbligata per i globetrotter dell’arte contemporanea, l’isola di Naoshima si trova in un arcipelago paradisiaco del Giappone. Isola di pescatori, quasi sul punto di spopolarsi, Naoshima è oggi un laboratorio di sperimentazione artistica contemporanea di livello mondiale. La sua icona, ormai celebre in tutto il mondo, è la zucca gialla a pois di Yayoi Kusama, posta proprio in riva al mare, dove a volte viene sommersa dall’alta marea.

I punti di interesse naturalistico, siti patrimonio dell’Umanità UNESCO

Il monte Fuji è una vera e propria icona del Giappone, ritratto dai più grandi artisti nipponici (tra cui il celeberrimo Hokusai). Camminare sull’imponente e simmetrico cono vulcanico del Fuji significa provare la magia di uno dei luoghi più sacri del Giappone, meta di un tradizionale pellegrinaggio. Il Shirakami-Sanchi è una regione montuosa nel nord dell’isola di Honshū, ricoperta da una fitta foresta vergine rimasta tale perché i contadini locali la trovavano poco redditizia dal punto di vista agricolo e l’hanno dunque lasciata intatta.

Il cuore della regione non è percorso da alcuna strada ma solamente da sentieri utilizzati dagli escursionisti, e per entrare in questa parte della foresta si deve richiedere uno speciale permesso. Nei magnifici faggeti vivono allo stato selvaggio numerose specie di mammiferi e uccelli, fra cui il macaco giapponese e l’orso tibetano. Yakushima, un’isola nell’arcipelago delle Ōsumi, famosa per le sue fitte macchie di cryptomeria e rododendro, è, grazie all’intensità e alla durata delle precipitazioni, una rigogliosa riserva della biosfera. Si dice che il suo lussureggiante paesaggio vegetale abbia ispirato l’ambientazione del celebre film d’animazione giapponese Princess Mononoke, di Hayao Miyazaki.

Esperienze indimenticabili

Gli onsen, benessere per il corpo e per lo spirito

La natura vulcanica del Giappone ha il vantaggio di produrre sorgenti di acqua riscaldata geotermicamente, vicino a cui nascono le tradizionali terme all’aperto, gli onsen. I giapponesi hanno trasformato il semplice atto di fare il bagno in un rito popolare e comunitario, e il paese è costellato di stabilimenti termali, santuari della più rilassante delle fedi. Le Kinosaki onsen (prefettura di Hyōgo), complesso termale “diffuso” immerso in un magnifico paesaggio naturale, sono note sin dall’era Heian (VIII-XII secolo). Oltre alla bellezza del luogo e al relax delle sorgenti calde, a Kinosaki vengono organizzati diversi eventi, durante cui è possibile approfondire il tema della cultura termale nipponica.

La cerimonia del tè

Il cuore della cerimonia del tè consiste nel preparare una deliziosa tazza di tè; disporre il carbone in modo che riscaldi l’acqua; sistemare i fiori come fossero nel giardino; in estate, proporre il freddo; in inverno, proporre il caldo; fare tutto prima del tempo; preparare per la pioggia e dare a coloro con cui ti trovi ogni considerazione” – Sen No Ryu

Partecipare alla cerimonia del tè, in giapponese “Cha no Yu“, è vivere un’esperienza che va oltre la preparazione di questa bevanda. È entrare in contatto con una delle arti zen più note e probabilmente una delle espressioni più pure.

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Giappone nel piatto

Giappone Ramen
Il ramen.

Molti associano la cucina giapponese al sushi e al sashimi, credendo che i giapponesi mangino tutti i giorni pesce crudo: la cucina nipponica ha invece una grande varietà di ingredienti e preparazioni, e la particolarità è che spesso nei ristoranti il cliente si cucina in autonomia le proprie pietanze. Si può provare la pasta come gli udon (spaghetti grossi di farina di grano), la soba (spaghetti fini di grano saraceno) o il ramen (tagliatelle di frumento in brodo di carne e/o pesce, insaporite con salsa di soia o miso e guarnite con maiale affettato, alghe marine secche, kamaboko e cipolla verde).

L’okonomiyaki è una frittata dove si può aggiungere quasi tutto. Il sukiyaki è una pietanza (fettine di carne di manzo, tofu, ito konnyaku, cipolle, cavoli, funghi e altri vegetali) cotta in una pentola di ferro, lo shabu shabu è una sua variante, ma cotta in acqua bollente, yakiniku è invece un metodo di cottura di carne e verdure alla griglia.

Gli yakitori sono spiedini di pollo, il tonkatsu la versione giapponese della cotoletta alla milanese, servita con cavolo cappuccio e zuppa di miso. Lo street food per eccellenza è il nikuman, un impasto di acqua e farina ripieno di carne di maiale aromatizzata.

Pillole di storia

L’uomo comparve in Giappone nel XI millennio a.C. con la cultura Jōmon (cacciatori-raccoglitori seminomadi), da cui discendono le attuali popolazioni Ainu e Yamato, discendenti dei primi abitanti dell’arcipelago. Nel periodo Yayoi (dal 300 a.C.) vennero introdotte la coltivazione del riso e la metallurgia, portate da immigrati dell’Asia continentale orientale. Il buddhismo giunse dal regno coreano di Baekje, a cui il Giappone fornì aiuto militare, e si diffuse attraverso la mediazione del principe Shōtoku, che si impegnò a promuovere nel Paese la cultura cinese.

Durante il Medioevo in Giappone emerse l’aristocrazia dei guerrieri samurai e lo Stato fu retto tra 1192 e 1868 dallo shōgunato, una dittatura militare ereditaria: con lo shogunato le élites (i daimyō, signori feudali della guerra) e il popolo si divisero in caste, dando vita a una società simile al feudalesimo occidentale e mantenuta stabile dai samurai.

Nel XVI secolo commercianti e missionari portoghesi toccarono per la prima volta il Giappone, attivando scambi commerciali e culturali con l’Occidente, e introducendo la religione cattolica.

Nel 1639 lo shōgunato inaugurò la politica isolazionista del sakoku (paese chiuso) e iniziò il cosiddetto periodo Edo (antico nome di Tōkyō), l’apice della cultura medievale giapponese. La politica del sakoku durò fino al 1854, quando gli Stati Uniti forzarono l’apertura del Giappone all’Occidente con la Convenzione di Kanagawa. Dal 1867-1868 allo shōgunato si sostituì un governo imperiale (periodo Meiji) e vennero adottate numerose istituzioni occidentali (un sistema legale, un esercito moderno e un sistema parlamentare) e riforme, che trasformarono il Paese in una potenza mondiale coinvolta in diversi conflitti militari per aumentare la sua influenza su Corea e Cina.

La Prima guerra mondiale permise al Giappone, vittorioso a fianco degli Alleati, di espandere il proprio peso in Asia e i suoi possedimenti coloniali nel Pacifico. Nel 1940 si unì all’Asse Roma-Berlino-Tokyo con l’Italia fascista e la Germania nazista. Il 7 dicembre 1941 l’aviazione giapponese attaccò la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle Hawaii, azione che fece entrare in guerra gli Stati Uniti responsabili del noto, tragico epilogo del bombardamento atomico di Hiroshima e Nagasaki.

Nel 1956 il Giappone divenne membro delle Nazioni Unite, e grazie a un energico programma di sviluppo industriale, l’economia giapponese crebbe rapidamente fino a raggiungere un inedito livello di sviluppo che lo ha reso una delle Nazioni più avanzate nel panorama globale.

A chi consigliamo il viaggio

Il Giappone, destinazione ideale per un viaggio di nozze, è un luogo sorprendente sia per le città storiche, testimonianza di una cultura di grandissimo interesse, sia per le molteplici esperienze e opportunità che offre.

Consigli di lettura per viaggiatori in poltrona

  • Giappone. The passenger. Per esploratori del mondo (Iperborea)
  • Norwegian Wood, di Haruki Murakami (Feltrinelli)
  • La storia di Genji, di Shikibu Murasaki (Einaudi)

Cinema del Sol Levante: film per viaggiatori cinefili

  • Kagemusha – L’ombra del guerriero (Akira Kurosawa, Giappone, 1980)
  • Hana-bi – Fiori di fuoco (Takeshi Kitano, Messico, 1997)
  • La città incantata (Hayao Miyazaki, animazione, Giappone, 2001)
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Informazioni utili

Documenti necessari per passeggeri italiani

È necessario il passaporto in corso di validità, non è necessario il visto per motivi di turismo per soggiorni inferiori ai 90 giorni. Al momento dell’ingresso nel Paese bisogna essere in possesso anche del biglietto aereo di ritorno. Dal 2007 è entrata in vigore la nuova legge sull’immigrazione che prevede misure di controllo applicabili agli stranieri in entrata nel Paese (presa delle impronte digitali e foto del volto). Per i minori si invita a consultare il sito www.viaggiaresicuri.it alla sezione “Documenti per viaggi all’estero di minori”.

Vaccinazioni e situazione sanitaria

Nessuna vaccinazione obbligatoria. Maggiori informazioni possono essere reperite presso la propria ASL o consultando il sito del ministero della Salute: www.salute.gov.it.

L’assistenza sanitaria in generale è generalmente molto buona, tuttavia potrebbe essere difficile incontrare personale parlante inglese. Per una guida sull’assistenza sanitaria in Giappone si veda il sito https://www.jnto.go.jp/emergency/common/pdf/guide_eng.pdf.

Si raccomanda di:

– bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio ed infusi solo se preparati con acqua bollita a lungo.

– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche (poiché i costi sono molto elevati, anche quelli di pronto soccorso sono a pagamento) e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.

– portare un’essenziale dotazione di medicinali utili e quelli per uso personale (che potrebbero non essere reperibili in loco). Si ricorda però che è severamente vietato importare siringhe e medicinali che contengono sostanze o principi attivi non ammessi dalle autorità sanitarie locali. Per maggiori informazioni si può scrivere una mail in inglese a kiyakuji@mhlv.go.jp oppure contattare l’Ambasciata di Italia a Tokyo.

Fuso orario

+ 8 ore rispetto all’Italia, + 7 ore quando in Italia vige l’ora legale.

Quando andare

Il clima varia da regione a regione, la primavera e l’autunno sono generalmente le migliori stagioni per visitare il paese, ma in ogni stagione il Giappone esercita il suo fascino unico.

Nel pianificare un viaggio in Giappone è bene tenere conto anche di:

Festival (Matsuri): sono molto numerosi in Giappone e possono durare per diversi giorni. I più famosi sono il Kyoto Gion Matsuri Festival (luglio), il Takayama Festival (aprile e ottobre), l’Aomori Nebuta Festival (agosto) e il Sapporo Snow Festival (gennaio/febbraio). Consigliamo di verificare le date precise che possono subire variazioni a seconda degli anni.

Fuochi d’artificio (Hanabi Taikai): da luglio a settembre in tutto il Giappone si svolgono festival con spettacolari fuochi d’artificio.

Fioritura primaverile dei ciliegi (Hanami): visitare il Giappone durante la fioritura dei ciliegi è senz’altro un’esperienza unica, che farà da splendida cornice al vostro viaggio! Generalmente la fioritura comincia ad Okinawa tra fine gennaio e febbraio, a marzo a Kyushu, a cavallo tra marzo e aprile a Hiroshima, Kyoto e Tokyo, ad aprile a Kanazawa e Hankone, per poi terminare ad aprile inoltrato a Hirosaki.

Foliage autunnale: i colori accesi dell’autunno possono impreziosire il viaggio tanto quanto la fioritura dei ciliegi, naturalmente dipende dai vostri gusti! Le prime foglie a cadere le troviamo a Sapporo e Hirosaki in ottobre, mentre a novembre e inizi dicembre anche Kyoto, Nikko, Hakone, Hiroshima, Tokyo e Kanazawa si incendiano dei caldi colori autunnali.

Naturalmente le indicazioni sulla fioritura dei ciliegi e del foliage dipendono dalle condizioni climatiche: alla natura non si comanda!

Ogni stagione ha comunque un grande fascino, in genere l’estate è più piovosa e calda, con temperature che possono superare i 40°C nelle aree urbane di Tokyo e Osaka-Kobe-Kyoto. Il Giappone può essere colpito dai tifoni, i cicloni tropicali del Pacifico occidentale, più frequenti da agosto all’inizio di ottobre.

Moneta

La moneta ufficiale del Giappone è lo yen (JPY). Sono normalmente accettate le maggiori carte di credito, spesso però non vengono accettate fuori dalle grandi città, per cui è consigliabile avere anche contanti, soprattutto se si viaggia nelle zone rurali. È possibile cambiare la valuta presso gli uffici di cambio in aeroporto, le banche, gli alberghi e e nei grandi magazzini autorizzati (meglio acquistare gli yen prima di partire o in arrivo in aeroporto). Si può prelevare con le principali carte di credito e di debito presso il Post Office e gli ATM del Seven Eleven diffusi in tutto il paese. I bancomat potrebbero non essere utilizzabili (consigliamo di contattare la vostra banca prima partire).

Lingua

La lingua ufficiale è il giapponese (Nihon-go). A scuola viene insegnato obbligatoriamente l’inglese, che viene abbastanza compreso ma un po’ meno parlato. Tuttavia, le indicazioni in inglese sono abbastanza diffuse.

Religione

La popolazione è prevalentemente buddista e shintoista, ma anche in una piccolissima percentuale cristiana.

Telefono

In Giappone non funziona il sistema GSM utilizzato in Europa, ma funzionano tutti i cellulari UMTS, ovvero quelli 3G di terza generazione. È possibile noleggiare un cellulare locale al momento dell’arrivo nel Paese in uno dei negozi di telefonia mobile presenti nei principali aeroporti. Per quanto riguarda la SIM è consigliabile verificare funzionamento e piano tariffario con il proprio gestore. I telefoni pubblici sono piuttosto diffusi, consentono chiamate locali e internazionali (solo su quelli che recano la scritta “International & Domestic Card/Coin Telephone”), funzionano con monete da 10 e 100 yen e carte prepagate.

La connessione Wi-Fi è disponibile in molti luoghi, ma spesso è richiesta una password. Nella maggior parte delle strutture ricettive è disponibile una copertura internet. Negli aeroporti è possibile noleggiare un mini router Wi-Fi, portatile e leggero, che garantisce una connessione ad internet facile e veloce su tutto il territorio. Altrimenti si può acquistare la Japan Travel SIM, una carta SIM prepagata che consente una connessione internet ad alta velocità in tutto il Giappone (ha validità 30 giorni).

Per chiamare in Giappone occorre digitare 0081 seguito dal prefisso della città senza lo zero, mentre per chiamare l’Italia dal Giappone occorre digitare un numero (diverso a seconda della compagnia telefonica che si utilizza) prima del prefisso 0039, seguito dal numero italiano comprensivo di prefisso.

Come muoversi

Uno dei motivi per cui è noto il Giappone è senz’altro per la puntualità dei suoi treni! Per spostarsi in Giappone tra una località e l’altra il treno è senz’altro il mezzo più comodo, sicuro ed economico: con il Japan Rail Pass è possibile utilizzare quasi tutti i treni della compagnia ferroviaria giapponese (Japan Railway) e ad alta velocità “Shinkansen”. È valido su tutto il territorio nazionale ed è disponibile in versioni da 7, 14 e 21 giorni. Sono inoltre incluse le linee ferroviarie urbane ed i servizi dei bus navetta della JR.

Se si effettuano lunghi spostamenti in treno, è possibile richiedere il servizio di spedizione separata del bagaglio tra due diverse città. Un servizio rapido, efficiente ed economico, che agevola non poco i trasferimenti in treno, anche perché sui treni superveloci a volte non è possibile trovare adeguato spazio per i bagagli di grandi dimensioni.

Elettricità

La corrente elettrica ha una tensione di 100 V e una frequenza di 50/60 Hz. Le prese più comuni sono quelle di tipo A e B. Nei grandi alberghi sono presenti prese di corrente a 110 e 220 V. È necessario un adattatore/trasformatore.

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